Ungheria

La tradizione vuole che l'Ungheria sia stata fondata da Arpad, potente capo di sette tribù che guidò i Magiari nella pianura della Pannonia intorno alla metà del IX secolo. Intorno al 900 essi si insediarono nel Bacino dei Carpazi, dove ebbero la meglio sulle popolazioni preesistenti. Abili nell’attività equestre e noti per la loro ferocia, non accontentandosi più del ruolo di soldati mercenari al seguito degli eserciti, cominciarono a saccheggiare i territori circostanti, spingendosi fino alla Spagna, alla Germania e perfino all’Italia. Agli inizi del X secolo, nel 955, furono sconfitti dal re tedesco Ottone I, nella battaglia di Augsburg. In seguito a questa sconfitta ed ad altri rovinosi rovesci, temendo il peggio, si videro costretti a chiedere l’appoggio di stati più potenti e si allearono con il Sacro Romano Impero che inviò in Ungheria alcuni missionari cattolici. Il regno di Ungheria nacque ufficialmente nell’anno 1000 quando Stefano I, pronipote di Arpad (Istvan, divenuto protettore dell’Ungheria) venne incoronato "Re cristiano d’Ungheria", il giorno di Natale ad Esztergom. Ben presto Stefano si diede da fare per consolidare l’autorità reale, impadronendosi dei territori che fino ad allora erano stati di proprietà dei capi clan e per fare questo chiese ed ottenne l’appoggio della Chiesa. Inizialmente quindi la storia dell'Ungheria si svolse nel triangolo compreso tra la Polonia e la Bohemia e furono di grande importanza le intense relazioni strette con Papi e Imperatori del Sacro Romano Impero. Stefano cercò di accelerare il processo di cristianizzazione del suo regno, fondando chiese e monasteri nei quali venivano accolti numerosi eruditi stranieri, in gran parte di origine irlandese. Alla morte di Stefano, avvenuta nel 1038, l’Ungheria era ormai uno stato cristiano, multietnico ed aperto alla cultura occidentale che portava già in sé i segni di quel grande e indipendente regno che nei secoli successivi divenne la culla della cultura del Centro-Europa.